Non escludo il ritorno….

Sparita la statua di San Giuseppe dal parco dei Concettini

Carissimi canturini e carissime canturine,
scriviamo questo post per segnalare la sparizione della statua di san Giuseppe dal parco del nostro istituto.
Abbiamo atteso qualche giorno (anche di più … ) nella speranza che in qualche modo la statua venisse restituita ma ciò non è accaduto (qualche anno fa infatti accadde che la stessa statua uscì a fare due passi e si fece ritrovare davanti al Santuario!).
Come potete ben comprendere non si tratta di una statua di chissà quale valore economico ma di un certo valore affettivo.
Ma speriamo ancora che in qualche modo venga restituita.
Nel frattempo preghiamo affinché si converta il cuore del “ladruncolo”.
Nei prossimi post avrete soltanto belle notizie dai CONCETTINI ….
 
Fratel Stefano Caria
la statua di san giuseppe rubata dall'Istituto Immacolata Concezione di Cantù

L’anniversario dell’Istituto Immacolata Concezione di Cantù

Non è una data come le altre...

la messa di giugno per l'anniversario dei concettini di cantù

21 Giugno 1898 – 21 giugno 2023: quando ci troviamo davanti a due date divise da un semplice trattino, il nostro primo pensiero è quello di un inizio e di una fine, il secondo pensiero è la celebrazione di una ricorrenza. Ora non ricordo chi sia stato e, poiché il tempo scorre sempre troppo veloce, non ho nemmeno il tempo di fare una ricerca approfondita ma la descrizione che attrae di più è che, guardando due date, dobbiamo pensare al tempo che sta in mezzo.

125 anni non sono pochi. Ho provato a fare un calcolo approssimativo: 125 anni sono ben 45.656,3 giorni. Un numero che spaventerebbe chiunque. Chissà se il Beato Luigi Monti aveva in cuor suo il pensiero che quella Casa inaugurata a Cantù nel 1898 sarebbe resistita per un tempo così lungo. Senz’altro ne aveva la speranza ma io non mi meraviglierei se, confortato dalle parole della Santa Vergine, ne avesse avuto anche la certezza.

125 anni! Solo guardando le foto di settanta-ottanta anni fa, possiamo immaginare tante storie e, se chiudiamo gli occhi, possiamo anche sentire ancora gli schiamazzi dei ragazzi che in tanti anni hanno vissuto in queste mura. “Schiamazzi” può sembrare una parola brutta, certo, ma arrivo da una famiglia che mi ha insegnato che, se sento dall’appartamento del vicino la voce di un bambino che piange, non mi devo lamentare ma ringraziare Dio che c’è ancora vita. E allora immaginiamoli tutti questi ragazzi che, arrivati da storie diverse, sono cresciuti, sono diventati uomini insomma sono usciti come persone diverse.

Non vogliamo però dimenticare anche tutti quei ragazzi che si sono persi nuovamente, il seme può purtroppo essere anche soffocato dalle erbacce ma loro, ne siamo ben certi, hanno cambiato le vite degli altri ragazzi, dei religiosi, e degli educatori che li hanno incontrati nel loro percorso comunitario.

Ed è così che con uno schiocco di dita arriviamo al 2023. Il 25 giugno scorso è stata l’occasione per ricordare questi anni trascorsi e l’Istituto Immacolata ha voluto far festa. La giornata è iniziata con la Santa Messa celebrata da Don Emanuele, per sincerità la giornata era già iniziata il giorno prima quando le Comunità di Cantù e quelle di Erba si sono rinchiuse in cucina per preparare ciascuna un primo piatto e concorrere poi alla gara del piatto migliore…. Per la cronaca, la varietà presentata ha fatto sì che tutte e 4 (Casa di Teresa, Comunità Emanuele, Orizzonte e il Posto) si piazzassero a pari merito conquistando così un buono per un gelato… Sì direte voi, sembra qualcosa per voler accontentare un po’ tutti ma vi possiamo assicurare che tutti coloro che hanno assaggiato i piatti ai tavoli hanno confermato che era davvero difficile scegliere il migliore… e poi per un buon gelato vuoi metterti proprio a litigare?

I tavoli, messi nel fresco del parco dell’Istituto, sono stati occupati da religiosi, educatori e dai ragazzi ma anche amici della Casa che ogni giorno partecipano alla Santa Messa, si occupano della pulizia della Cappella e da altri amici che sostengono in tanti modi.

Questa volta c’era però un tavolo speciale: quello che potremo chiamare del prima e del dopo. Seduti allo stesso tavolo c’erano infatti Fratel Aldo Genova che, nominato Superiore della Provincia Italiana, lascerà la guida delle due Case di Erba e Cantù proprio all’altro commensale, quel Fratel Stefano Caria che la Comunità Luigi Monti di Polistena ci affida e ci raccomanda che sia trattato bene perché, dopo tanti anni vissuti in Calabria e il bene fatto in Terra del Sud, sarebbe pronta a riaccoglierlo all’istante.

Per Fratel Aldo uno striscione bianco con la scritta “Grazie” calato dalle finestre di Casa Teresa e per Fratel Stefano un grande “Benvenuto” scritto sulle vetrate del corridoio al piano terra. Questi sono stati i saluti delle Comunità ma ad entrambi vanno anche il nostro sostegno e l’augurio che per il grande lavoro che fin da subito li aspetta.

Il pomeriggio è proseguito in allegria, gustando anche le torte e vivendo la bella giornata di sole che anche il meteo ha voluto regalare.

E’ arrivata poi l’ora di chiudere i tavoli, impilare le sedie e raccogliere quanto avanzato ma se ci voltiamo indietro non ascoltiamo silenzio ma gli “schiamazzi” e riusciamo a vedere ancora i visi di tutti coloro che a Cantù hanno vissuto, senza dimenticarne nessuno. La festa è anche per loro, per ognuno dei 125 anni o, se vogliamo dei 45.656,3 giorni, perché non sono importanti le due dati ma quanto è stato vissuto in mezzo.

Buon cammino!

giovane generazione x giovane generazione z anziano boomer

Generazione X vs. Boomer

Generazione di.... fenomeni

Quando si parla di generazioni il rischio è sempre quello di scoperchiare il vaso di Pandora o, usando un’altra forma retorica che renderebbe meglio l’idea, sarebbe come ritrovarsi il lunedì mattina seduto al bar e litigare per i risultati sportivi della domenica: “Ai miei tempi…”, “Si stava meglio prima…”, “Meno male esiste il telecomando…” “Ma dove andremo a finire con questa tecnologia…” “Internet ha semplificato tutto…”. Insomma generazioni che non si mettono mai d’accordo, come cantavano gli Stadio “Generazione di fenomeni” o, come il sottotitolo una puntata della famosa saga Star Trek, semplicemente: “Generazioni”.

Per comprendere meglio le differenze generazionali è necessario evidenziare il differente rapporto con la tecnologia. Ma vediamole una per una queste generazioni:

 

Boomers (1946-1964)

  • Gli immigrati digitali. Hanno vissuto molti cambiamenti culturali durante la loro infanzia come il rock’ n roll e la guerra del Vietnam.

Comunicazione: telefono

Hobby: guardare la TV

Casa: di proprietà

Paura: non essere al centro dell’attenzione

Generazione X (1965-1979)

I primi digital adopters. Sono cresciuti durante l’epoca della Guerra Fredda e hanno vissuto la recessione economica della fine degli anni Settanta e dell’inizio degli anni Ottanta. Questa generazione ha una differente visione della vita rispetto alla generazione precedente essendo nata nell’incertezza del periodo di recessione economica. I membri della Generazione X sono tecnicamente più propensi a possedere smartphone, tablet e console per videogiochi rispetto ai loro genitori boomer. Tuttavia, è meno probabile che li usino. Uno studio del Pew Research Center ha rilevato che solo il 52% della generazione X utilizza i social media, rispetto al 71% dei millennial.

Comunicazione: email

Hobby: navigare in internet

Casa: affitto

Paura: che ne sarà della mia generazione?

Millennials (1980-1994)

I nativi digitali. I millennials una generazione in continuo cambiamento. Cresciuti con la tecnologia, sono spesso considerati ambiziosi, creativi e desiderosi di bilanciare lavoro e vita personale. Con una forte connessione online, sono attenti alle questioni sociali e ambientali, cercando un impatto positivo nel mondo.

Comunicazione: messaggi

Hobby: Video Games

Casa: condivisione con coinquilini

Paura: non guadagnare abbastanza

Generazione Z (1995-2010)

I digitals innates. E’ la prima generazione veramente nativa digitale, il che significa che la maggior parte è nata in un mondo in cui la tecnologia era già onnipresente e non ha mai conosciuto una vita senza di essa.

Comunicazione: emoji

Hobby: Streaming musicale

Casa: dei genitori

Paura: batteria scarica

Il rapporto tra la Generazione Z e la tecnologia è molto diverso rispetto a quello dei Millennial o dei Gen X.  I primi sono cresciuti con il computer di casa, mentre i secondi hanno avuto il cellulare prima di poter guidare l’auto. Al contrario, la Generazione Z si è avvicinata agli smartphone e alle piattaforme di social media come Facebook e Instagram quando già frequentavano le scuole superiori o l’università.

Il gap generazionale è un termine utilizzato per descrivere la differenza tra persone di generazioni diverse. Il termine è stato usato per la prima volta negli anni Sessanta, anche se non è chiaro chi l’abbia coniato.

Il divario generazionale si crea quando i membri di una generazione non comprendono o non apprezzano i valori e le convinzioni di un’altra generazione. Non è raro che i genitori si scontrino con le scelte dei figli in fatto di moda, musica e linguaggio. Insomma se ciascuno pensasse alla propria situazione si potrebbe rispecchiare in questo quadro.

Alessandra e Gianluca nella puntata di giugno di “Lavori in corso: viaggio nel mondo dell’adolescenza” hanno voluto proprio approfondire le differenze generazionali e il rapporto con la tecnologia dei ragazzi di oggi. Quali particolari attenzioni devono tenere genitori ed educatori nel percepire la linea sottile che separa pro e contro dell’uso dei social e dei mezzi tecnologici dei nostri adolescenti?

Ascolta il podcast cliccando sul pulsante….

Un mese di maggio tutto da scoprire per i Concettini

E’ andata in onda il 23 maggio  la puntata nr. 5 dell’Alfabeto della carità di questo anno 2023.

Come sempre condotta da Fratel Aldo Genova, nuovo superiore della Provincia Italiana, la serata ha visto gli interventi radiofonici di Padre Gianluca Ferrara che ci ha raccontato degli eventi in ricordo del Mese Mariano presso il Santuario di Saronno; di Padre Aurelio che nella sua rubrica sul Beato Luigi Monti ha ripercorso il momento della vocazione del Beato; di Padre Aleandro che dalla RSA di Velletri ha descritto alcune immagini mariane presenti presso la struttura e infine Fratel Leandro Lobato che da Roma ha portato un po’ di Sudamerica.

Se vuoi ascoltare la puntata vai nell’apposita sezione e clicca sulla data corrispondente.

 

 

Fratel Ivan Bonifacio Pavletic…. ancora in cammino

A Roma la chiusura della fase della causa di beatificazione

Lo scorso 10 marzo 2023 si è svolta a Roma la chiusura della fase diocesana della causa di beatificazione del Servo di Dio fratel Ivan Bonifacio Pavletic.

La Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione ha presentato, tramite il postulatore, tutta la documentazione su vita, virtù eroiche, fama di santità e segni del Servo di Dio.

La sessione è stata presieduta da Mons. Giuseppe D’Alonzo.

Padre Giuseppe Pusceddu ha partecipato in sostituzione del superiore generale Padre Benny Mekkat attualmente in visita istituzionale in Africa per Capitolo della Provincia Africana che si svolgerà in questi giorni.

Adolescenti: ieri e oggi

18 ANNI DI LAVORI IN CORSO.....

Era il marzo del 2006 quando “Lavori in corso: viaggio nel mondo dell’adolescenza” faceva il suo esordio ai microfoni di Radio Mater.

Nei 18 anni di trasmissioni, Fratel Aldo Genova ha potuto affrontare le diverse problematiche che ogni famiglia si trova ad affrontare quando è presente un adolescente in casa…

Fratel Aldo, insieme ad Alessandra, Gianluca e la psicoterapeuta Alida Melideo hanno ripercorso, nella puntata del 6 marzo 2023, anni di argomenti e si sono interrogati su quelli di ieri e quelli di oggi…

 

Quali sono i problemi principali tra adulti e adolescenti

  1. Comunicazione inadeguata: la mancanza di una comunicazione efficace può portare a malintesi, frustrazione e tensioni tra genitori e figli. I genitori possono avere difficoltà a capire le esigenze e i desideri dei figli, mentre i figli possono sentirsi incompresi.

  2. Disaccordo sulle regole: i genitori possono avere regole e aspettative diverse rispetto ai figli, e questo può portare a conflitti. I genitori possono sentirsi frustrati quando i figli non rispettano le regole, mentre i figli possono sentirsi limitati dalla rigidità dei genitori.

  3. Problemi finanziari: le difficoltà finanziarie possono creare tensioni tra genitori e figli, specialmente quando i figli sono dipendenti dai genitori per il sostentamento. I genitori possono sentirsi frustrati quando i figli non rispettano il denaro, mentre i figli possono sentirsi in colpa per aver bisogno di soldi dai genitori.

  4. Differenze generazionali: i genitori e i figli possono avere opinioni e valori diversi a causa della differenza di età e di esperienze di vita. Queste differenze possono portare a conflitti su questioni come la politica, la religione e lo stile di vita.

  5. Dipendenza tecnologica: l’uso eccessivo della tecnologia da parte dei figli può creare tensioni con i genitori. I genitori possono sentirsi preoccupati per la sicurezza online dei loro figli e per il loro benessere psicologico, mentre i figli possono sentirsi limitati dai controlli dei genitori sulla loro attività online.

 
 

 

Adulti e giovani: due generazioni lontane?

Gli adulti possono avere aspettative irrealistiche nei confronti degli adolescenti, come ad esempio pretendere che si comportino come adulti quando in realtà sono ancora in fase di sviluppo e apprendimento. D’altra parte, gli adolescenti possono sentirsi frustrati e sopraffatti dall’autorità degli adulti e dal loro desiderio di controllare le loro vite.

Inoltre, l’uso sempre più frequente dei social media può aumentare la distanza tra gli adulti e gli adolescenti, poiché questi ultimi possono sentirsi più a loro agio a comunicare con i loro coetanei online piuttosto che con i loro genitori o tutori.

Altri problemi che possono emergere includono le differenze di opinioni riguardo ai valori e alle priorità, come ad esempio la gestione del tempo libero, l’uso di sostanze stupefacenti e l’orientamento sessuale.

Per superare questi problemi, è importante che gli adulti adottino un approccio di ascolto attivo e cercare di comprendere le preoccupazioni e le prospettive degli adolescenti, promuovendo un dialogo aperto e rispettoso. Inoltre, è essenziale stabilire limiti chiari e coerenti, mantenere una comunicazione costante e incoraggiare lo sviluppo dell’autonomia e dell’indipendenza nei giovani.

Il servizio civile universale 2023: aperto il bando

Il servizio civile  è un’opportunità unica per i giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni di mettersi alla prova in progetti utili alla comunità e offre la possibilità di acquisire competenze professionali. E’ possibile scegliere tra diverse opzioni di progetto, che vanno dall’assistenza sociale alla tutela dell’ambiente, dalla cultura all’educazione. Sarai seguito da un tutor che ti aiuterà a sviluppare le tue capacità e a crescere come persona. Inoltre, avrai diritto ad un rimborso mensile per coprire le tue spese. Non perdere questa opportunità per fare la differenza e  costruirti un futuro migliore!

Il progetto in cui rientrano i Concettini di Cantù e Villa Padre Monti di Erba è “Qui nasce il sole”..

La nostra Alessandra (responsabile dei servizi educativi dell’Istituto Immacolata Concezione di Cantù) ha intervistato una delle ragazze che attualmente svolge il servizio civile nella Comunità di Cantù.

"QUI NASCE IL SOLE"

Qui nasce il sole è il titolo dei progetti di Servizio Civile delle nostre sedi. Anche quest’anno abbiamo 2 posti disponibili nella nostra sede di Erba e 2 posti per la sede di Cantù. 

Perchè fare Servizio Civile? Da ex Servizio civilista e oggi OLP potrei rispondervi con lo slogan famoso “perchè ti cambia la vita”. Ma sarei riduttiva… 

Il servizio Civile è un’opportunità per chi lo fa e per gli Enti che ospitano i giovani che fanno questa scelta.

Chi decide di fare questa scelta ha la possibilità di fare un’esperienza particolarmente significativa. E’ un’occasione di crescita personale  e professionale, nonché di avere un contributo economico mensile a fronte di un impegno medio di 25 ore settimanali.

Inoltre si contribuisce alla crescita del Paese, alla costruzione di Cultura basata sull’accoglienza, la collaborazione e la solidarietà. Il potenziale di questa scelta è molto vasto. 

E mentre il giovane si da questa possibilità di crescita, gli Enti “usufruiscono” del loro aiuto concreto nelle attività di tutti i giorni. 

Pochi giorni fa ho fatto queste domande alla nostra volontaria in Servizio Civile che da fine maggio svolge il suo servizio presso la Casa di Cantù. 

Si chiama Beatrice, ha 21 anni e abita in Provincia di Como. Ecco cosa le ho chiesto e cosa lei mi ha risposto:

Cosa ha significato per te fare “l’anno di servizio civile”?

“Per me è partita come un’esperienza di crescita personale, per passare un anno in cui avrei imparato qualcosa di nuovo e dare una mano dove ci sarebbe stato bisogno.

Hai iniziato questa esperienza e sei quasi a metà percorso. Ti senti diversa rispetto a quando avevi iniziato?

Mi sento più consapevole su certi aspetti che avevo  vissuto più “di pancia” all’inizio del mio Servizio Civile, soprattutto sulla conoscenza e sull’approccio con i ragazzi più piccoli che al momento possono essere, o sono, in difficoltà. I ragazzi mi hanno lasciato tante cose, momenti, esperienze e vissuti; so che me ne lasceranno altrettanti fino alla fine di questo percorso.”

Tu hai scelto di studiare tutt’altro rispetto al mondo del sociale. Come mai hai scelto di fare servizio civile in una struttura per minori?

“alle superiori ho studiato estetica per avvicinarmi al mio sogno di frequentare un’accademia di make-up che spazia dai trucchi più semplici (sposa/sfilata) a quelli più artistici e con effetti speciali. Ho conseguito anche un master di specializzazione. Quando ho fatto richiesta sapevo solo che sarebbe stato a contatto con i minori, ma non conoscevo bene che tipo di realtà mi sarei inserita. Mi aveva colpito però la descrizione e mi aveva incuriosito e ho pensato che poteva fare per me”

Cosa ti piace di più di quello che fai?

“mi piace molto stare con i ragazzi e le ragazze, parlar con loro, soprattutto quando si confidano, condividere momenti di gioco e divertimento. E’ bello vedere come cambia, nel tempo, il rapporto che hai con loro, quando cominciano a fidarsi ed affezionarsi creando un vero e proprio legame affettivo.”

 Ecco dalle sue parole ognuno può comprendere il potenziale di questa esperienza. Quindi giovani tra i 18 e i 29 anni (non compiuti) cosa aspettate? 

 Potete fare la domanda esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it entro e non oltre le ore 14.00 del 10 febbraio 2023.

Volete saperne di più sul progetto e capire se avete i requisiti per poter accedere al Bando? potete contattarmi al numero 3516142977 o scrivere un’email a info@concettinicantu.it

Alessandra