Il mese mariano con i Concettini di Cantù

Il Santo Rosario con Padre Monti

Nel mese dedicato alla Vergine Maria, i Concettini di Cantù non possono che confermare l’amore del beato Luigi Maria Monti per la “Mamma celeste”.

Come avviene ormai da molti anni, presso la cappella dell’Istituto Immacolata Concezione in Viale alla Madonna 20, per tutto il mese di maggio dal lunedì al venerdì alle 20.30, sarà possibile recitare il Santo Rosario insieme ai religiosi della comunità religiosa.

Inoltre, in ricordo delle date delle apparizioni della Madonna a Fatima (13 maggio, 13 giugno, 13 luglio, 13 agosto, 13 settembre e 13 ottobre), si terranno delle serate di preghiera con una processione, la preghiera del Santo Rosario e la celebrazione della Santa Messa.

Ricordiamo che negli altri mesi è possibile partecipare alla Santa Messa dal lunedi al sabato alle 6.45 e la domenica alle 8.30.

L’Istituto Immacolata vi aspetta per trovare, nel silenzio della preghiera, un momento di ristoro quotidiano!

Tutti a Tavola…. anche a Pasqua!!

Carissimi Amici e Benefattori,

 

In occasione della S.Pasqua desideriamo porgervi i nostri più sentiti auguri e aggiornarvi sui progressi del nostro progetto “Tutti a tavola!”.

         Come ben saprete, il progetto prevede la realizzazione di una cucina professionale negli spazi al piano terra dell’Istituto Immacolata di Viale alla Madonna a Cantù. Nella nuova cucina  saranno preparati i pasti per tutti i minori accolti nelle Case di Cantù e Erba (un centinaio circa).

         I lavori sono iniziati qualche mese fa e volevamo aggiornarvi sui progressi. Purtroppo in corso d’opera è stata rilevata la necessità di rinforzare i solai e questo ha comportato un aumento dei costi che non avevamo preventivato. Le putrelle di acciaio sono state posate e ora possiamo riprendere con la parte dei lavori inizialmente programmata.

         Ad oggi, grazie allo sforzo e alla vicinanza di molti di voi, abbiamo raccolto   donazioni  per una cifra complessiva che si avvicina ai € 22.590,00. La spesa totale da sostenere però è aumentata di molto, tra spese di ristrutturazione e di acquisto delle attrezzature professionali. Pur comprendendo le difficoltà date dal tempo che stiamo vivendo, ci permettiamo di stendere ancora la mano per chiedere aiuto a terminare il progetto pensato.

         Nel ringraziarvi anticipatamente per la vostra vicinanza, cogliamo l’occasione, di augurare, a nome dei nostri ragazzi, della Comunità religiosa, degli Educatori e Volontari, i nostri migliori auguri per le prossime festività Pasquali.

 

Per informazioni contattateci al n. 031.714132 

o via mail 

info@concettinicantu.it

 

Si è spento Don Mario Galbiati, missionario d’evangelizzazione con la Radio

Don Mario è morto l’altro ieri sera poco prima delle 20, all’età di 92 anni ad Albavilla nella provincia di Como. Ha fatto della radio uno strumento di missione completamente al servizio del Vangelo, della Chiesa e delle famiglie.

Don Mario Galbiati, sacerdote della Chiesa ambrosiana e fondatore di Radio Maria e di Radio Mater. Era ammalato da tempo e in dialisi da circa vent’anni. 

Si è spento assistito dai componenti della Comunità di Maria. Là dove ha sede la sua ultima creatura, Radio Mater. Nato a Sant’Albino di Monza il 6 febbraio 1930, ultimo di sette figli, ordinato sacerdote il 28 giugno 1953 dal cardinale Ildefonso Schuster, don Mario già da novello sacerdote diede prova di una profonda devozione mariana e da una forte attività pastorale.

Per Don Mario, Maria, come per il Beato Luigi Monti, era la Mamma: un rapporto filiale, viscerale che non ammette mediazioni e dà forza spirituale ai suoi figli in cammino: “siamo figli di una Regina e tanto basta” diceva il Beato Luigi ai Confratelli.

La nostra Famiglia religiosa ha collaborato sia durante l’esperienza della prima Radio che ora con Radio Mater con programmi legati al Beato Monti, alle nostre attività nel mondo.

Don Mario ha potuto conoscere tanti Confratelli e complimentarsi per l’Opera grande della nostra Famiglia nel mondo; aveva approfondito la conoscenza con le biografie dei nostri Fratelli per i quali si sono aperte le cause di canonizzazione e beatificazione e ogni giorno offriva per loro una decina  dei suoi molti rosari quotidiani.

Ora, proprio alla vigilia del triduo pasquale, don Mario si è ricongiunto alla sua «Mamma celeste», perché come diceva, «quanto è accaduto lungo il mio cammino è opera sua, è lei che muove il cuore».

Ti affidiamo a Lei, alla Mamma e all’abbraccio eterno con il Padre di ogni consolazione. Da lì sostenete l’Opera che da tanti anni dà conforto e aiuto a tanti in difficoltà, soli ed in cerca di una parola di salvezza.

Fr. Aldo

Un aiuto concreto per i profughi dall’Ucraina…

Lo scorso 16 marzo sono stati esattamente 72 anni dalla morte di Fratel Emanuele Stablum e vogliamo ricordarlo come figura che ci guidi soprattutto in questi duri giorni in cui le notizie sul conflitto russo-ucraino ci preoccupano sempre di più.

Fratel Emanuele  durante la Seconda Guerra Mondiale si è prodigato nell’ aiuto verso chi, in quegli anni, scappava dalla guerra. È sul suo esempio che anche l’ istituto Immacolata Concezione e Villa Padre Monti, in collaborazione con le altre Istituzioni, vogliono aiutare chi oggi scappa dalla guerra. In questi giorni stiamo riflettendo e organizzando possibili aiuti verso le famiglie o i minori che presto arriveranno sul territorio e avranno bisogno del nostro supporto non solo per beni materiali, cibo e vestiario, ma anche per aiutarli a non sentirsi soli e abbandonati in terra straniera.

 

La missione dei fratelli concettini durante la guerra

Nella puntata de “L’alfabeto della carità: itinerario educativo alla scuola del beato Luigi Maria Monti” di marzo sono intervenuti:

  • Padre Gianluca Ferrara sulle lettere che il Beato Luigi Monti scriveva alle famiglie dei confratelli chiamati alle armi e in particolare a fratel Stanislao Guglielmetti; 
  • Fratel Ruggero Valentini e il diario di guerra di fratel Aristide Premoli;
  • Padre Jorge Romero e padre Aleandro Paritanti con alcune riflessioni sulle parole del Venerabile Fratel Emanuele Stablum.

La Via Crucis con il Venerabile Emanuele Stablum

Per pregare insieme a Stablum nei venerdì di quaresima

La carità del Beato Luigi Monti nel servizio dei più fragili

E’ andata in onda su Radio Mater martedì 22 febbraio la puntata de: “L’alfabeto della carità: itinerario educativo alla scuola del Beato Luigi Maria Monti” con una particolare attenzione al servizio e all’accoglienza dei più fragili che contraddistingue il carisma montiano.

Fratel Aldo Genova ha raccolto le voci di numerosi ospiti:

  • Fratel Gianluca Ferrara che ha proposto una catechesi su Santa Bernadette;
  • Don Nicola Galante (che ha scritto di recente una preghiera a Padre Monti per la fine della pandemia) sulla pastorale della sanità;
  • Fratel Stefano sulla figura di Padre Ludovico Polat;
  • Padre Aleandro Paritanti con una catechesi su Padre Monti e Fratel Emanuele Stablum come operatori sanitari.

PREGHIERA AL BEATO LUIGI MONTI

Beato Luigi Monti, in un tempo convulso e inquieto, hai portato la luce del Vangelo, irradiando bagliori di speranza nel cuore dell’umano: donaci il gusto della sapienza, per guardare la storia con gli occhi di Dio e toccarla con mani unte di misericordia.

 

Beato Luigi, memore dell’anticipo di Amore riversato nella tua coscienza, hai vissuto con eroica carità la tua vocazione verso i malati e gli orfani, rischiando la vita come infermiere volontario nel servizio ai colerosi: aiutaci a farci dono per gli altri, fino a contagiare il mondo con la rivoluzione della tenerezza.

Beato Luigi, tu sei mite perché hai confidato nel “Dio galantuomo”: facci essere “allegri nel Signore benché avvolti nelle sofferenze e nei più grandi travagli e dispiaceri”, e veri devoti a Maria Immacolata, per vivere già qui ed ora, in uno stile sinodale, un barlume di Paradiso 

Amen!

Don Nicola Galante

don Nicola Galante

Un’esperienza in Bolivia e il Servizio Civile universale 2022 in Italia

Nella puntata di gennaio Fratel Aldo Genova ha ricordato la possibilità di presentare le domande per il Servizio Civile Universale 2022 per 12 mesi (retribuiti) presso le Case di Cantù e Erba.

Nell’occasione è stata riproposta l’intervista a Maria e Luigi che hanno svolto il loro servizio nel 2021 presso la Comunità di Cantù. I due ragazzi hanno raccontato la loro esperienza e le loro aspettative.

Padre Gianluca Ferrara è intervenuto con una catechesi sulla famiglia Montiana in occasione della festa della Sacra Famiglia.

Padre Gioacchino Santoro, in collegamento con la Bolivia ha proposto di fare un’esperienza di volontariato in Bolivia presso il Centro de Dia San Josè.

Fratel Ruggero ha ricordato Padre Sartori ad un anno dalla scomparsa così come Padre Giuseppe Renzi.

Scadenza domande per il Servizio Civile prorogata a febbraio

Le domande per l’iscrizione al Servizio Civile Universale potranno essere presentate entro il prossimo 10 febbraio h 14.

Questa proroga è  una notizia importante per tutti coloro (tra i 18 e i 29 anni) non avessero ancora deciso di intraprendere questa esperienza.

Ricordiamo che si tratta di un’opportunità che prevede una retribuzione di circa 400 euro al mese oltre alla possibilità di trovare una possibile strada per il proprio futuro.

Per qualsiasi informazione, chi fosse interessato a collaborare presso le nostre case di Cantù ed Erba per 12 mesi, il numero da contattare è 031/714132 ore ufficio (Alessandra).

 

Sequestrato il bambino Gesù! Giuseppe e Maria, insieme alla Comunità Emanuele lo cercano

Gesu-bambino-sparito

“Caro Gesù Bambino..” quasi sospiro queste 3 parole mentre guardo tutto dall’alto. Mi hanno insegnato alcuni anni fa che c’è una netta differenza tra vedere e guardare e quasi come un buon architetto d’interni cerco di comprendere se, dalla mia prospettiva, il presepe di quest’anno sia piacevole alla vista e tutto sia in perfetta armonia. “Caro Gesù Bambino..” ripeto mentre posizioniamo l’ultima ma più importante pietra. Abbiamo posizionato muschio, alberelli, le altre pietre e ora anche Tu “Caro Gesù Bambino” sei proprio il centro della scena.

Il presepe di quest’anno è stato proprio fatto con delle pietre. I ragazzi della Comunità Emanuele hanno dipinto a proprio piacere delle pietre scelte tra tante. Ciascuno ha voluto mettere in quei colori qualcosa che lo rappresenti: la bandiera del proprio lontano paese di provenienza, i colori di una loro passione ecc.

“Caro Gesù Bambino…” ora, una volta completo, il presepe grazie a Te sembra quasi prendere vita. Prima avevamo davanti “solo” delle pietre grigie, ora tutto è uno splendido colore. Ed è questo quello che vogliamo rappresentare: ognuno può “colorare” la vita degli altri. E noi cerchiamo di farlo ogni giorno con i “nostri” ragazzi.

“Caro Gesù Bambino…” all’improvviso ho quasi l’impressione che sia Tu a rivolgerti a me e ti osservo dall’alto con maggior attenzione avvicinandomi di più, mi pare quasi di sentire: “Prendimi!”. E allora comprendo meglio la scena che mi si pone davanti: un piccolo bambino con le braccia aperte che aspetta solo di essere preso in braccio.

Mi tornano alla mente le parole di Papa Francesco che ci sottolinea come un uomo deve guardare un altro uomo dall’alto solo quando si china su di lui per aiutarlo. “Caro Gesù Bambino…” la mia intenzione era quella di affidarti i nostri ragazzi e queste pietre che ti stanno intorno sono proprio loro. Toglierti di là sarebbe ritornare al grigio e perdere ogni colore che hanno appena conquistato.

Anche i giorni successivi passando accanto al nostro bel presepe quella voce che prima era solo un sospirare ora è sempre più una richiesta di aiuto: “Prendimi!” e Ti guardo ancora una volta dall’alto in basso. Ma resisto, i nostri ragazzi dovranno mantenere la luce dei loro colori.

È ormai passato il giorno di Natale e mi avvicino al presepe per sistemarlo un po’: qualche alberello si è piegato, un po’ di terra è caduta dalla cassetta di legno che la conteneva. Guardo ancora una volta quanto si presenta davanti a me dall’alto verso il basso. Non sento più quel “Prendimi!” dei giorni precedenti. Osservo le pietre (i nostri ragazzi) nei loro luminosi colori e mi accorgo che nella capanna, realizzata con corteccia di legno scartato, manca proprio la pietra principale sulla quale avevamo posto Gesù Bambino. Non capisco, guardo meglio, quasi lo chiamo: “Caro Gesù Bambino…”. E constato che quel Bambino non c’è più, è stato portato via. Ne parlo con i ragazzi che mi confermano che anche loro hanno notato questa cosa e mi domandano come possiamo provvedere.

Rifletto e comprendo. Quello spazio vuoto verrà occupato da ciascuno di noi che con la propria vita sarà capace di mantenere vivi i colori degli altri abbassandosi per soccorrerli.

I ragazzi mi hanno sorpreso: nella loro semplicità non mi hanno domandato dove fosse quella pietra ma solo come provvedere. Avevano compreso prima di me. Qualcuno, passando accanto a quel presepe, aveva sospirato con la sua vita grigia: “Caro Bambino Gesù” e si era sentito rispondere: “Prendimi! Darò colore alla tua vita”.