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21 giugno 1898… la storia prosegue

L’anniversario dell’apertura

dell’Istituto Immacolata di Cantù

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21 giugno 2021… oggi è festa per la nostra casa di Cantù e anche quest’anno a causa del Corona Virus possiamo “ricordare” questa data solo attraverso l’uso della tecnologia. Due anni fa eravamo riusciti a organizzare una mostra per ricordare   il 21 giugno del 1898! Ma oggi vorrei ricordare il giorno della fondazione parlando delle due comunità alloggio che l’Istituto ospita.

Pochi giorni fa  è passato a trovarci il Superiore Generale, padre Michele Perniola. Durante un incontro tra noi responsabili e Fr. Aldo,   nello scambio di saluti e conoscenze, ha proprio voluto ricordarci a chi sono state intitolate le due comunità. La più “vecchia”, comunità “Emanuele Stablum” è dedicata alla figura di Fr. Emanuele Stablum, reso venerabile lo scorso aprile da Papa Francesco. Fr. Emanuele si dedicò principalmente alla cura dei malati ma nel suo percorso di noviziato arrivò a Cantù nel 1911   e vi rimase per tre anni dedicandosi agli orfani. comunita-per-minori-emanuele-stablum-cantuAll’ingresso della comunità Emanuele vi è un cartello con scritto “Benvenuto” in varie lingue del mondo. In qualche modo questo cartello mi riporta a lui e a quando, negli anni ’43-’44 riuscì a salvare centinaia di vite di rifugiati, in particolare numerosi Ebrei. Proprio per questo gli è stato conferito il titolo di “Giusto tra le Nazioni”. Il suo esempio, la carità con cui si dedicava agli altri e la passione con cui svolgeva il suo lavoro ci ricorda quanto sia importante per gli educatori, non solo avere le conoscenze attraverso libri e studi universitari, altrettanto importanti, ma avere PASSIONE e CUORE nonché DETERMINAZIONE in ciò che facciamo quotidianamente.

La seconda comunità si chiama “Casa di Teresa”. Chi è Teresa? Era la madre del Beato Luigi Monti, donna dila-comunita-casa-di-teresa-a-cantu grande fede e grande umiltà. Ha affrontato le difficoltà della vita senza paura, guidando la sua numerosa famiglia anche quando rimase vedova. Il suo esempio di maternità ci ricorda come guidare i ragazzi che seguiamo sia un compito importante, di grande RESPONSABILITA’. Come la mamma di Padre Monti anche noi dobbiamo guidare, consigliare e far sì che i ragazzi a noi affidati trovino la loro strada.

Ecco che oggi 21 giugno, giorno della fondazione dell’Istituto Immacolata Concezione di Cantù, la storia ci vuole ricordare come sia importante quello che facciamo oggi e ci esorta a continuare a farlo con CUORE, con DETERMINAZIONE e con CORAGGIO, proprio come Fr. Emanuele e mamma Teresa.

dott.ssa Alessandra Oricchio

 

I Figli dell'Immacolata Concezione di Padre Luigi Monti raccontano le loro attività a Radio Mater

Cosa ti ha dato e tolto il tempo del Coronavirus

Nella puntata di “Lavori in corso” del mese di giugno Fr. Aldo, la dott.ssa Alessandra Oricchio, il dott. Maurizio Truncellito e Gianluca ripercorrono il lockdown nelle Comunità e nella loro vita.

Per ascoltare

clicca qui

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Il “nostro” Sandro finalmente in pensione

Quando non vuoi andare in pensione…

In un momento delicato dal punto di vista economico come quello attuale, per molti giovani pare un miraggio trovare un lavoro e, di conseguenza, il sogno di avere una vecchiaia tranquilla grazie ad una pensione certa diventa un sogno lontanissimo. Eppure non sempre è tutto oro quello che luccica: lo sanno bene i molti over cinquanta che si avvicinano alla fine della propria carriera lavorativa o che da poco tempo sono in pensione. La gioia di liberarsi finalmente del lavoro si trasforma in una situazione poco piacevole, spesso perché sentono che viene a mancare quella quotidianità che era stata costruita negli anni e che li aveva formati.

La dott.ssa Chiara Rossi Urtoler, psicoterapeuta e docente presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia e Studi Cognitivi di Modena sostiene che il momento di andare in  pensione sia  molto desiderato poichè si hanno grosse aspettative di aumentare il proprio benessere,   e di svolgere finalmente tutte quelle attività che non si aveva prima il tempo di fare. Si tratta invece, sempre secondo la Urtoler,  di un sostanzionso cambiamento di orari, routine, abitudini e stili di vita, che può recare un senso di disorientamento.

Perchè la pensione può disorientare?

Qualunque fosse il proprio compito, si era parte di un gruppo, di un’azienda, di un progetto e si aveva un ruolo ben preciso. Il proprio lavoro è una parte della propria identità, una parte di sé che contribuisce a definire chi siamo e come siamo. Questo vale in particolar modo per chi si è dedicato anima e corpo al proprio lavoro, lasciando poco spazio alle altre aree della vita.

Come superare il disagio post pensione?

Pensare ad un hobby  è un modo per prevenire e sopperire a questo disagio. I nuovi pensionati  possono trovarsi di fronte a delle  difficoltà nel momento di dedicarsi a tali attività di svago. Molti non sanno addirittura da dove partire perché non hanno mai dato spazio agli hobby e al  proprio tempo libero, pertanto non sanno cosa potrebbe interessare loro.

Quale consiglio per i neo pensionati?

Di recente un collaboratore della comunità di Cantù, chiamato da tutti semplicemente Sandro, è arrivato a questo traguardo molto tempo fa insperato. Sandro, instancabile e meticoloso lavoratore, ha fatto, non solo delle mura della struttura canturina ma soprattutto di coloro che la abitano, la sua seconda famiglia.un-collaboratore-dell-istituto-immacolata-va-in-pensione

Puntuale ogni mattina, con il suo immancabile cappellino e il pacchetto di sigarette che sporgeva dalla tasca della sua camicia, ha fatto del suo lavoro in comunità una vera e propria missione. Uno scarico che perdeva, un chiodo da appendere, “Sandro serve un raccordo per il bagno!” “In tre pezzi, nipples o riduzioni?” avrebbe risposto lui lasciando in grossi dubbi tutti….

Il suo ultimo giorno di lavoro… educatori e ragazzi della comunità lo hanno salutato ricordandogli che quello era davvero il suo ultimo giorno di lavoro tanto sperato…. eppure lui ha finto di non sentire… mettendosi come sempre le mani ai fianchi e guardandosi intorno per capire cosa ci fosse da fare…

Sappiamo che la comunità gli mancherà e anche adesso lo vedremo sicuramente aggirarsi nel parco dicendo: “Questo albero è da tagliare!” già con la sega in mano… non abbiamo necessità di dare consigli al pensionato Sandro perchè il suo tempo libero… il suo hobby… la sua famiglia sono la Comunità dei Concettini di Cantù e lui è un papà per tutta la Comunità…

Grazie Sandro… ci hai insegnato tante cose con la tua serierà, professionalità e anche la tua scarsa voglia di parlare.. ma bastava toccare l’argomento giusto… d’ora in poi quando ci diranno che non capiamo un tubo.. risponderemo: “In tre pezzi, nipples o riduzioni?”

 

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dona il 5 x mille

Donare il 5 x mille

Come donare il 5 x mille

Donare il 5 x mille è un gesto molto semplice e soprattutto non costa nulla a chi lo compie, e può essere un enorme aiuto per chi lo riceve.

Se hai un reddito da lavoro o da pensione puoi destinare il tuo 5 x mille per le nostre attività.

Come? Lo vediamo qui di seguito:

  • Se presenti il Modello 730 o Redditi (Ex Unico) puoi apporre la tua firma e il Codice Fiscale dell’Associazione Amici di Padre Monti ONLUS (97201590581) nel riquadro che reca la dicitura:
    • Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, C.1, lett A del D.lgs N.460 del 1997

 

PUOI SCEGLIERE DI DONARE IL TUO 5X1000  ANCHE SE NON PRESENTI

LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

  • Per farlo compila con la tua firma e il Codice Fiscale dell’Associazione Amici di Padre Monti ONLUS (97201590581)  la scheda fornita insieme al CU dal tuo datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione  e inseriscila in una busta chiusa. Scrivi sulla busta “DESTINAZIONE CINQUE PER MILLE IRPEF” e indica il tuo cognome, nome e codice fiscale, consegnala a un ufficio postale (che la riceverà gratuitamente) o a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica, CAF o commercialista.

 

Una parte dei contributi andrà alle attività dell’Istituto Immacolata Concezione di Cantù e di Villa Padre Monti a Erba…

 

Dai nostri ragazzi….. arriva un grande grazie per il tuo gesto!

guarda la clip per donare il 5 x mille

5x1000 per i concettini
ecco dove apporre la firma e il codice fiscale

 

i ragazzi dei concettini e il coronavirus

Cosa sai del Coronavirus? Ce lo spiegano i nostri ragazzi….

I ragazzi dei Concettini si danno da fare e non si

fanno battere dal coronavirus

Nella puntata del 06 aprile 2020 di “Lavori in corso – Viaggio nel mondo dell’adolescenza” in onda su radio materi ragazzi della Comunità Emanuele e di Casa Teresa ci spiegano cos’è il coronavirus, e come impiegano le loro giornate con le attività pomeridiane.

Ascolta qui cliccando il link ===>  podcast aprile 2020 Lavori in corso

 

I ragazzi della Comunità “Il posto” di Villa Padre Monti invece ci cantano una bella canzone composta insieme a Debora.

 

 

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Riascolta la puntata de “L’alfabeto della carità”

La rubrica dei Concettini alla radio

La rubrica di gennaio alla radio

E’ andata in onda martedi 28 gennaio la consueta rubrica dei Concettini “L’alfabeto della carità: itinerario educativo alla scuola del Beato Luigi Monti” condotta da Fr. Aldo.

Ospiti della puntata: Fr. Gianluca Ferrara, Padre Aleandro Paritanti, Fr. Ruggero Valentini, Padre Gioacchino Santoro, e Fr. Jorge Romero

 

clicca per riascoltare =====> podcast

Per i podcast precedenti:

Son arrivate due nuove lavastoviglie! Grazie all’Associazione Amici di Padre Monti onlus

Abbiamo cominciato la settimana con una bella sorpresa, infatti son arrivate due nuove lavastoviglie! Purtroppo, in pochi giorni entrambe le macchine si erano fermate per guasti irreparabili. Anche questo tipo di apparecchi sono molto utili per provvedere alle quotidiane attività degli educatori con i minori accolti nelle due Comunità.
Un ringraziamento speciale all’Associazione Amici di Padre Monti onlus che ha donato alla Comunità Alloggio per minori “Emanuele Stablum” e “Casa di Teresa” il denaro necessario per finanziare l’operazione.
Grazie alla preziosa attività di raccolta fondi svolta dall’Associazione è stato possibile ottenere questo risultato e smettere di lavare a mano!

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