Il mese mariano con i Concettini di Cantù

Il Santo Rosario con Padre Monti

Nel mese dedicato alla Vergine Maria, i Concettini di Cantù non possono che confermare l’amore del beato Luigi Maria Monti per la “Mamma celeste”.

Come avviene ormai da molti anni, presso la cappella dell’Istituto Immacolata Concezione in Viale alla Madonna 20, per tutto il mese di maggio dal lunedì al venerdì alle 20.30, sarà possibile recitare il Santo Rosario insieme ai religiosi della comunità religiosa.

Inoltre, in ricordo delle date delle apparizioni della Madonna a Fatima (13 maggio, 13 giugno, 13 luglio, 13 agosto, 13 settembre e 13 ottobre), si terranno delle serate di preghiera con una processione, la preghiera del Santo Rosario e la celebrazione della Santa Messa.

Ricordiamo che negli altri mesi è possibile partecipare alla Santa Messa dal lunedi al sabato alle 6.45 e la domenica alle 8.30.

L’Istituto Immacolata vi aspetta per trovare, nel silenzio della preghiera, un momento di ristoro quotidiano!

La Via Crucis con il Venerabile Emanuele Stablum

Per pregare insieme a Stablum nei venerdì di quaresima

Scadenza domande per il Servizio Civile prorogata a febbraio

Le domande per l’iscrizione al Servizio Civile Universale potranno essere presentate entro il prossimo 10 febbraio h 14.

Questa proroga è  una notizia importante per tutti coloro (tra i 18 e i 29 anni) non avessero ancora deciso di intraprendere questa esperienza.

Ricordiamo che si tratta di un’opportunità che prevede una retribuzione di circa 400 euro al mese oltre alla possibilità di trovare una possibile strada per il proprio futuro.

Per qualsiasi informazione, chi fosse interessato a collaborare presso le nostre case di Cantù ed Erba per 12 mesi, il numero da contattare è 031/714132 ore ufficio (Alessandra).

 

Progetto “Tutti a tavola!!!”

Carissimi amici e benefattori,

Eccoci qui!

Per circa due anni non abbiamo proposto nuovi progetti da realizzare insieme a Voi per i ragazzi accolti nelle nostre Comunità alloggio, consapevoli che il covid-19 fosse diventato per tutti una priorità di fronte al quale tante necessità e desideri, giustamente, sono diventati secondari al dramma che tante famiglie hanno vissuto.

Ripartiamo, proprio in questo Natale ne sentiamo il bisogno, noi ed i nostri ragazzi nel tentativo di rincorrere e afferrare quella normalità che per molti è ancora tutta da riconquistare.

In questo tempo sospeso, tra un gel e una mascherina, tra una DAD, un tampone ed un vaccino, abbiamo impegnato i nostri ragazzi accolti nelle Case di Erba e Cantù nelle attività più varie: nel giardinaggio, nella musica, nel realizzare un programma radiofonico, nella costruzione di un pollaio e allevamento galline, con gare di cucina (stile Masterchef) tra i ragazzi.

E proprio dalla cucina desideriamo ripartire!

Ci siamo resi conto che l’occasione della preparazione dei pasti durante le attività di cucina nel periodo più complicato del Covid, ci ha permesso paradossalmente di riscoprire i nostri ragazzi in una dimensione più casalinga e maggiormente unita proprio quando la pandemia li aveva allontanati dalle loro famiglie e scuole.

Anche questo ci ha convinto della necessità di migliorare la qualità del cibo, dopo un lungo periodo di catering esterno, realizzando una cucina per preparare i pasti in casa per i nostri quasi 100 minori, offrendo un menù migliore, equilibrato secondo le esigenze della loro crescita.

Attraverso la condivisione del cibo si costruiscono le relazioni, ci si conosce sempre di più e ci si racconta quello che è successo durante la giornata; dal fatidico “Tutti a tavola!” inizia un momento molto importante nella vita quotidiana di ciascuno di noi.

Oltre ai nostri ragazzi la cucina potrà essere utilizzata per eventuali corsi, feste e occasioni di incontro per gruppi organizzati dalla nostra Casa, condividendo con voi questo dono.

Mentre ci avviciniamo al Santo Natale, ci rivolgiamo ora a Voi, che ci siete stati vicini in altre occasioni, per chiedervi di realizzare insieme la nostra cucina.

Realizziamo insieme il progetto “Tutti a tavola!!!” a favore dei ragazzi accolti

dall’Istituto Immacolata Concezione di Cantù e Villa Padre Monti di Erba!

Nel ringraziarvi anticipatamente per la vostra vicinanza, cogliamo l’occasione, a nome anche dei nostri ragazzi, della Comunità religiosa, di tutti gli educatori e collaboratori, per anticipare a voi ed ai vostri cari i nostri migliori auguri per un sereno S. Natale e un felice anno nuovo,

il Signore benedica e sostenga ogni vostro desiderio di bene. Buon Natale!                                                                                                                                                                                                                            

                                                                             La Comunità religiosa e                                                                           I Ragazzi dei Concettini

Cara Maria….

Puntata di giugno de “L’alfabeto della carità”

 

Nella puntata andata in onda su Radio Mater martedi 22 giugno, padre Aleandro Paritanti ha proposto agli ascoltatori di scrivere una lettera alla Vergine Maria…. concludendo la sua catechesi con una poesia intitolata proprio “Cara Maria” e che vi proponiamo qui di seguito.

CARA MARIA

Cara Maria,

scrivo e non so dove cominciare

il silenzio non ha parole

ha battiti di cuore

e ti rincorro nei passi di casa

indaffarata nelle cose possibili

agitata dal vento del mattino

che svela parole misteriose

nel silenzio dell’anima scrivi

un saluto e stupisci al trasparente angelo

che ti fa sorridere al rallegrarsi

di ciò che sfugge alle parole umane

e già il cuore si scioglie alla dolcezza

del fidarsi, certa di quel volto luminoso

che applaude in sorrisi accattivanti

registro e comprendo solo le ultime parole

eccomi, sono serva tua, Signore,

e mi perdo nei significati del mio nulla

mentre tu hai già scritto nel vento

che risucchia la voce dell’angelo

e scende di nuovo il silenzio

godimento profondo nel cuore

domando come avverrà la mia vita

mentre corri verso il destino di Elisabetta

specchio umano del divino in terra

e ti accompagno ricalcando i tuoi passi svelti

nel canto sublime della beatitudine dei fiduciosi

generazione contagiata dal profumo penetrante del tiglio

avvolgente come te, Maria, nel cantare grandi cose

(22.06. 2021, radio mater)

 

Sono intervenuti inoltre nella puntata: Fratel Gianluca Ferrara da Saronno, Padre Jorge Romero da Roma, Fratel Ruggero Valentini da Bovisio Masciago, Padre Mariano Passerini da Kutina (CROAZIA)

Riascolta la puntata cliccando QUI

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21 giugno 1898… la storia prosegue

L’anniversario dell’apertura

dell’Istituto Immacolata di Cantù

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21 giugno 2021… oggi è festa per la nostra casa di Cantù e anche quest’anno a causa del Corona Virus possiamo “ricordare” questa data solo attraverso l’uso della tecnologia. Due anni fa eravamo riusciti a organizzare una mostra per ricordare   il 21 giugno del 1898! Ma oggi vorrei ricordare il giorno della fondazione parlando delle due comunità alloggio che l’Istituto ospita.

Pochi giorni fa  è passato a trovarci il Superiore Generale, padre Michele Perniola. Durante un incontro tra noi responsabili e Fr. Aldo,   nello scambio di saluti e conoscenze, ha proprio voluto ricordarci a chi sono state intitolate le due comunità. La più “vecchia”, comunità “Emanuele Stablum” è dedicata alla figura di Fr. Emanuele Stablum, reso venerabile lo scorso aprile da Papa Francesco. Fr. Emanuele si dedicò principalmente alla cura dei malati ma nel suo percorso di noviziato arrivò a Cantù nel 1911   e vi rimase per tre anni dedicandosi agli orfani. comunita-per-minori-emanuele-stablum-cantuAll’ingresso della comunità Emanuele vi è un cartello con scritto “Benvenuto” in varie lingue del mondo. In qualche modo questo cartello mi riporta a lui e a quando, negli anni ’43-’44 riuscì a salvare centinaia di vite di rifugiati, in particolare numerosi Ebrei. Proprio per questo gli è stato conferito il titolo di “Giusto tra le Nazioni”. Il suo esempio, la carità con cui si dedicava agli altri e la passione con cui svolgeva il suo lavoro ci ricorda quanto sia importante per gli educatori, non solo avere le conoscenze attraverso libri e studi universitari, altrettanto importanti, ma avere PASSIONE e CUORE nonché DETERMINAZIONE in ciò che facciamo quotidianamente.

La seconda comunità si chiama “Casa di Teresa”. Chi è Teresa? Era la madre del Beato Luigi Monti, donna dila-comunita-casa-di-teresa-a-cantu grande fede e grande umiltà. Ha affrontato le difficoltà della vita senza paura, guidando la sua numerosa famiglia anche quando rimase vedova. Il suo esempio di maternità ci ricorda come guidare i ragazzi che seguiamo sia un compito importante, di grande RESPONSABILITA’. Come la mamma di Padre Monti anche noi dobbiamo guidare, consigliare e far sì che i ragazzi a noi affidati trovino la loro strada.

Ecco che oggi 21 giugno, giorno della fondazione dell’Istituto Immacolata Concezione di Cantù, la storia ci vuole ricordare come sia importante quello che facciamo oggi e ci esorta a continuare a farlo con CUORE, con DETERMINAZIONE e con CORAGGIO, proprio come Fr. Emanuele e mamma Teresa.

dott.ssa Alessandra Oricchio

 

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13 Giugno 2021: il Santo Rosario guidato da Fratel Gianluca

Il ritorno a Cantù da neodiacono

Lo scorso 5 Giugno 2021, presso il Santuario del Beato Luigi Maria Monti a Saronno, Fratel Gianluca Ferrara è stato ordinato Diacono per le mani di Mons. Martinelli Vicario episcopale per la vita consacrata della diocesi di Milano.

 

Domenica 13 Giugno fratel Gianluca riabbraccerà la Comunità di Cantù guidando la recita del Santo Rosario dalle 20.30.

Siamo tutti invitati a partecipare.

AVVISO 13 GIUGNO

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I Concettini alla Radio…. riascolta la puntata di maggio

L’intervista a Fratel Gianluca Ferrara

Nella puntata andata in onda martedì 25 maggio 2021 su RADIO MATER, Fratel Aldo ha avuto ospite Fratel Gianluca Ferrara, già direttore della Comunità di Cantù e oggi superiore del Santuario del Beato Luigi Monti di Saronno. Fratel Gianluca, sabato 05 giugno 2021 alle 18 per imposizione delle mani di S.E.R. Mons. Paolo Martinelli, Vicario Episcopale per la vita consacrata della Diocesi di Milano, sarà ordinato Diacono.fratel-gianluca-ferrara-diacono

Sono inoltre intervenuti Padre Aleandro Paritanti da Saronno, che ha proposto una catechesi sul rapporto tra il Beato Luigi Monti e la Madonna; Padre Jorge Romero e Fratel Ruggero Valentini sulla figura del Servo di Dio Fratel Emanuele Stablum.

clicca qui per ascoltare

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La cosa più bella….

Vivere per gli altri per amore

C’è una canzone di qualche anno fa che si intitola proprio: “La cosa più bella”. Cantata da Miriam Masala e scritta dal giornalista sportivo Carlo Nesti, la canzone vuole essere un omaggio ad alcuni sportivi morti proprio durante la loro attività che tanto amavano. Per loro, ciò che facevano, era la cosa più bella…

Ciascuno di noi potrebbe, o forse dovrebbe, ogni giorno porsi una domanda: “Qual è la cosa più bella per me?”. Per essere realmente la cosa più bella, la risposta dovrebbe essere immediata, non sarebbe necessario pensarci su. E invece, molto spesso, questa risposta facciamo fatica a trovarla.

Il 24 aprile Papa Francesco ha riconosciuto, con apposito decreto, l’eroicità delle virtù di Fratel Emanuele Stablum: parliamo di un uomo che, all’apparenza, si è trovato a dover accettare la volontà degli altri su di lui. Desiderava diventare sacerdote e si è trovato a fare il medico. Desiderava vivere e si è trovato a dover accettare la morte. Quasi come se nella sua vita avesse fatto l’esatto contrario della cosa più bella per lui…

Ma a sconvolgere questa “apparenza” è quanto troviamo scritto nel decreto del Santo Padre: “….abitualmente orientato a rapportarsi alle persone e alle situazioni con spirito di fede, proteso a realizzare la volontà di Dio in ogni circostanza”.emanuele-stablum-e-l-amore-per-i-malati

Il refrain della canzone recita: “Non potrò sapere mai se è giusto lasciarci facendo la cosa più bella del mondo”. Emanuele ha lasciato questa terra esattamente in questo modo…: facendo la cosa più bella del mondo per lui! Cosa accomuna i cristiani se non l’amore? E colui che oggi possiamo chiamare il venerabile Fratel Emanuele Stablum ha vissuto la sua vita fino in fondo proprio per amare, riconoscendo quanto la sua fede gli ha insegnato: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Ha amato i suoi superiori accettando gli studi di medicina, ha amato i suoi pazienti riconoscendo Cristo in ciascuno di essi, ha amato la sua vita fino in fondo comprendendo, con spirito di fede, che tutto ciò che aveva davanti a sé era “semplicemente” la volontà di Dio…, Colui che fin da piccolo aveva iniziato ad amare tanto da voler intraprendere il cammino vocazionale.

E allora, continua la canzone: “puoi cogliere un fiore se sai guardare in alto non solo sull’erba ma anche sopra quest’asfalto”. È proprio così: Emanuele, con lo sguardo rivolto verso l’Alto, è stato capace, ogni giorno, di cogliere fiori sopra l’asfalto della sua vita “mantenendo questo suo atteggiamento di pieno abbandono nelle mani del Signore fino alla fine della vita” come si legge nel decreto.

E se il Cardinal Fiorenzo Angelini ha dichiarato che questo medico concettino “incarna perfettamente il ruolo del buon samaritano” è giusto ricordare che il samaritano del Vangelo si trovava a passare di lì per caso e con spirito di fede non è passato oltre ma ha amato colui che ha incontrato sulla sua strada.

Questo era Fratel Emanuele…. Il “caso-Dio” lo ha portato a fare nella sua vita la cosa più bella del mondo: amare fino all’ultimo dei suoi giorni.